
Titolo: Ciao mamma, vado in Giappone
Autore: Enrico Pierpaoli e Luca raffaelli
Editore: Tunué
Collana: Tipitondi
Data pubblicazione: 05/11/2020
Genere: libri per bambini, graphic novel
Pagine: 144
Prezzo: 13,77€
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TRAMA
Preparate le valigie si parte per il Giappone! Chiudete gli occhi e immaginate un’enorme belva con denti acuminati al mentolo formato famiglia. Ecco: questo è Frangipane, il cattivo della scuola che costringe Enrichetto Cosimo a dire che lui sa chi è Shimitsu Furukawa, creatore di Robostrak, robot dalla cataratta reattiva multipla, e che a casa ha tutti i 32 manga autografati dall’autore. “Ah sì? E allora lunedì qui li voglio tutti”, reagisce il Frangipane.
Ed è così che Enrichetto, di sabato pomeriggio, parte per una missione impossibile: andare a Tokyo con Beatrice e Polletti per cercare gli albi di Robostrak e farseli dedicare dall’autore!
RECENSIONE
Nuovissima uscita per la collana Tipitondi della Tunué: Ciao mamma, vado in Giappone. Volume consigliato a bambini dai 9 anni in su.
Seguiremo l’avventura di Enrichetto Cosimo dall’Italia al Giappone per recuperare tutti i 32 volumi autografati di Shimitsu Furukawa, autore di Robostrack, per sfuggire all’ira di Frangipane, il bullo della scuola.
Con i suoi inseparabili amici Beatrice e Polletti prenderanno un aereo per Tokyo alla ricerca frenetica del mangaka. Un viaggio pieno di situazioni esilaranti, giochi di parole e la scoperta di una cultura completamente diversa dalla nostra.
In questo volume ci si sofferma soprattutto su molti stereotipi che noi italiani diamo ai giapponesi. Grazie al nostro accompagnatore Masao-san potremmo avere una visione più chiara di usi e costumi della nazione.
Un fumetto pieno di ironia e dalle tante battute – spesso ripetute – che potrebbe non sempre trovare un giudizio positivo nel lettore. Ovviamente questo è sempre soggettivo!
Il fumetto ci ricorda che con il gioco di squadra si può (quasi sempre) avere maggiori possibilità di riuscita.
Grande apprezzamento per i disegni! Con linee semplici e colori sgargianti. Bonus per la cover che ricorda il famosissimo dipinto di Katsushika Hokusai “La grande onda di Kanagawa”.