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Goth di Otsuichi

Titolo: Goth

Autore: Otsuichi

Casa Editrice: Atmosphere Libri

Genere: horror

Pagine: 288

Prezzo: €17,00

Voto: 5/5

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TRAMA

Due adolescenti, Boku e Morino, sono ossessionati dalla morte e cercano attivamente assassini o persone violente, attratti dal loro fascino. Il libro è diviso in più parti, ciascuna delle quali è basata su un diverso essere umano psicotico. Un esempio è “l’incidente del taglio del polso”, incentrato su un insegnante di scienze che taglia costantemente le mani delle persone allo scopo di collezionarle. Un altro esempio riguarda una persona di nome Saeki, che ha sempre avuto il bisogno di seppellire qualcuno vivo. Saeki seppellisce un ragazzino e poi una liceale. Boku e Morino cercano di continuo individui del genere per osservarli. Non provano dispiacere per le vittime, sono solo curiosi nei confronti delle loro manie perverse.

RECENSIONE

Otsuichi ha preso il mio corpo e la mia mente, li ha immersi in un liquido viscoso, li ha strappati e poi li ha incollati di nuovo. Perché tutto questo? Perché sono alcune delle sensazioni che ho provato leggendo “Goth”.

Boku (pronome della prima persona singolare) e Morino sono i protagonisti che ritroviamo in ogni racconto. Due giovani studenti liceali che hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri ed amano e ricercano – a volte in maniera ossessiva – killer, persone malvagie e rincorrono la scia sottile della morte. Tutto questo senza però riportare i crimini alle autorità.

Un libro che sicuramente non è per stomaci delicati e persone facilmente impressionabili. Una raccolta che lascia basiti per gli avvenimenti narrati, per la violenza presente nelle pagine che a volte sembra anche esagerata (sì, parlo di Dog – Cane che mi ha traumatizzata più di tutti gli altri). Si ha come se fosse il lettore a provare direttamente sulla sua pelle le sensazioni e le azioni svolte nel libro (forse perché io sono una persona che si immedesima anche troppo durante la lettura).

Così, in tutto questo orrore, ecco che mi ci sono subito persa! Non riuscivo a staccarmi dal libro, dal cercare di capire cosa muovesse Boku e cosa ci fosse di intrigante in Morino. Beh, ammetto che Morino mi ha sorpresa molto, soprattutto per quanto riguarda il suo passato. Otsuichi è stato davvero bravo a creare il suo personaggio e ad inserire dei plot twist taglienti.

Il punto di vista è quasi sempre in prima persona, ma in base al racconto il narratore varia. In alcuni racconti si ha l’impressione di perdere un po’ il filo del discorso, di pensare di stare leggendo di personaggio X mentre – “ah, cavolo non avevo capito!” – era personaggio Y e il dubbio di avere qualche tessera mancante viene finalmente dissipato e tutto si incastra alla perfezione.

Grazie al postscript dell’autore si comprendono tanti dettagli di questa raccolta. La spiegazione finale mi ha sorpresa, ma ho trovato brillante l’idea alla base della raccolta.

Con Goth, Otsuichi ha vinto anche il premio “Honkaku Mystery Award” ed è stato tratto un film dal titolo “Goth: Love of Death“.

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